Bodysurfing
Il bodysurfing (surf con il corpo) è lo sport e l’arte di scivolare sulla cresta delle onde senza servirsi di alcun tipo di tavola, ovvero il corpo plana direttamente sulla superficie dell'acqua.
I bodysurfers sono tipicamente equipaggiati solo con delle pinne speciali che forniscono maggiore spinta e aiutano in tutte le manovre in acqua.
Mentre le pinne sono praticamente indispensabili, si può scegliere di fissare su una delle mani una piccola tavola chiamata handboard, handski o handplane che consente di controllare meglio la propria direzione, di sollevare il petto dall’acqua e ridurre la resistenza del corpo allo scorrimento, col conseguente aumento della velocità. Questa variante del bodysurfing è chiamata handboarding oppure handsurfing.
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Il bodysurf in Italia
Nella storia dell'umanità, il surf con il corpo è antecedente al surf con la tavola. È la forma più pura di surf che diverte anche alcuni animali come foche e delfini ma è poco conosciuto in Italia. A volte il nome viene inteso come sinonimo del bodyboarding, anche esso prono ma nel quale si usa una tavola lunga circa un metro tenuta sotto il petto.
Pratico il bodysurf dal 1994, quando ancora non sapevo come fosse chiamato nel mondo e che esistesse. Mi sto impegnando, sfruttando le opportunità che oggi concede il web, a diffondere in Italia la conoscenza di questa specialità del surf da onda. In varie località costiere italiane esiste una tradizione testimoniata di prendere le onde col corpo che precede l'avvento delle tavole da surf. In ciascuna di queste zone tale divertimento è chiamato in modo diverso, per esempio in Liguria si dice "murare le onde". Mi prodigo affinchè in Italia questa tradizione si evolva anche in un vero e proprio sport riconosciuto dagli enti ufficiali, come è già avvenuto in altre zone del mondo.
Nel 2015 ho creato la Pagina Facebook Bodysurf Italia, che mi ha permesso anche di condividere informazioni con bodysurfers e club sparsi in tutto il mondo. Proprio grazie all'impulso dato dai social network sono nate nuove associazioni, nuove competizioni e nuove aziende che producono handboard o pinne adatte al bodysurfing.
Negli anni successivi ho creato un Gruppo Facebook, un account Instagram e questo sito web.
In pochi anni sono entrato in contatto con alcune decine di surfisti di varie regioni italiane che prendono le onde con il corpo.
Dal 2019 sono membro dell'International Bodysurfing Association (IBSA) e dell'Euro Bodysurf Association (EBSA) come rappresentante della comunità italiana dei bodysurfers.
Nel 2021 abbiamo contattato la Federazione Italiana Surfing, Sci nautico e Wakeboard (FISSW) concordando innanzitutto un modo per tesserare chi avesse voluto partecipare a gare di bodysurf all'estero.
Nel 2022 i primi atleti italiani hanno partecipato a una gara internazionale di bodysurf, tra l'altro svolta sotto il controllo di una federazione nazionale membro dell'International Surfing Association (ISA).
Nel 2024 il bodysurf è stato inserito tra le specialità del surfing che la FISSW riconosce e regolamenta.
Nazzareno Picchianti
Nazzareno Picchianti alla spiaggia delle Cannelle all’Argentario – settembre 1995
Bodysurf all'Argentario
L'Argentario era originariamente una delle isole dell'arcipelago toscano e si collegò alla penisola italiana con l'accumulo dei sedimenti del fiume Albegna e dall'azione delle correnti marine che formarono due cordoni di sabbia, il Tombolo della Giannella e il Tombolo della Feniglia, andando a racchiudere uno stagno costiero. In epoca moderna è stato realizzato un terzo congiungimento al centro della Laguna di Orbetello.
L'attuale promontorio è situato nella parte più meridionale della Toscana e rispetto alla Toscana settentrionale, la Liguria e il Lazio, è penalizzato soprattutto dalla presenza della Corsica riguardo al moto ondoso adatto al surf nel Mare Tirreno.
Col mare mosso da scirocco fino a ponente ci possono verificare le condizioni per surfare in un solo piccolo spot, tipicamente con un periodo delle onde di 7-8 secondi. Raramente si arriva a 9 o al massimo 10 secondi.
Alcuni racconti della gente di Porto Santo Stefano, capoluogo del Comune di Monte Argentario in provincia di Grosseto, testimoniano che negli anni ’60, con la diffusione tra i giovani delle auto e delle prime Vespe e Lambrette, diventò un’abitudine per molti andare alle Cannelle con il mare grosso per farsi trasportare dalle onde “nuotando il più veloce possibile per riuscire ad aggrapparsi al ricciolo”.
A quei tempi nessuno in paese aveva una tavola da surf, quindi si può dire che, analogamente a quanto è accaduto da altre parti in Italia, il bodysurf è stato la prima forma di surf anche nella mia terra.
I miei amici e io iniziammo a fare la stessa cosa negli anni ’90 ma in presenza di surfisti con surfboard e bodyboard. Sono stato l'unico a pensare di migliorare il divertimento indossando delle pinne e a continuare a praticare il surf con il corpo col passare degli anni, spinto dalla passione per questo modo di vivere la natura.
La mia storia è stata considerata interessante in Francia, dove il bodysurf appassiona molti sportivi che lo possono praticare sulle coste dell’oceano, ed è stata pubblicata a maggio del 2015 in lingua francese e inglese su una rivista dedicata al bodysurf:
Palmipède journal n. 2 – Issuu (con il mio articolo da pagina 4 a pagina 7)
Nazzareno Picchianti


picchnazz@hotmail.com